LINEA DI DIFESA

Il Microbiota

Il nostro organismo ospita centinaia di miliardi di batteri e ogni giorno il mondo scientifico scopre nuove frontiere su questo argomento: il microbiota. Con “microbiota” s’intende l’insieme di tutti i batteri che vivono all’interno del nostro organismo (spesso confuso con il termine “microbioma” che invece identifica l’insieme dei geni dei batteri che compongono il microbiota).

La comunità scientifica è concorde nel suddividere il microbiota “generale” della persona in tanti microbioti “distrettuali”. Troviamo infatti un microbiota intestinale, un microbiota vaginale, un microbiota orale e così via. Non esiste un microbiota uguale ad un altro. È una sorta di carta d’identità che la Natura ci ha donato.

Il microbiota orale, essendo a diretto contatto con l’esterno è il primo punto di contatto con tutto ciò che ingeriamo. Ha un ruolo difensivo di primaria importanza e agisce come una sentinella nei confronti di potenziali batteri e virus che possono infiltrarsi e tentare di raggiungere le vie respiratorie, favorendo un’infezione.

La specie batterica più presente a livello orale è lo Streptococcus salivarius. Quando manca, il suo spazio è occupato da batteri cattivi (come Moraxella catarrhalis, Haemophylus influenzae e altre specie di Streptoccocchi, come S. pneumoniae e S. pyogenes). Se il microbiota orale è in stato di equilibrio (eubiosi) siamo protetti dalla proliferazione di batteri e funghi che possono aggredire la mucosa o discendere (verso le alte e basse vie respiratorie). Evidenze scientifiche dimostrano che i batteri di alcuni distretti possono influenzare quelli di altri organi.

Il microbiota polmonare, per esempio, è composto da batteri molto simili a quelli presenti nel microbiota orale, suggerendo un possibile trasferimento batterico tramite il fenomeno del “bioaerosol” che avviene attraverso la respirazione. Naturalmente, questo passaggio non privilegia solo i batteri buoni, ma anche i patogeni. Per cui, una cavità orale dominata da batteri cattivi può far intendere un microbiota polmonare non in equilibrio (disbiosi).

Il Microbiota orale

Microbiota orale e disbiosi?

Il microbiota è un organo variabile, modificato da fattori ormonali, propri della persona, o da fattori esterni, come la dieta o l’uso di probiotici.

Ma cosa succede quando il microbiota orale non è in equilibrio? Se c’è una disbiosi in questo distretto i batteri presenti sono per lo più cattivi e la “linea di difesa” non è così forte da proteggerci da possibili patologie. Virus e batteri patogeni hanno spazio e possono infiammare tonsille, faringe, laringe portando a faringotonsilliti, faringiti, tonsilliti, ma anche alitosi, candida orale.

Inoltre, il microbiota orale influenza anche il microbiota dei distretti vicini come quello polmonare o coinvolgere l’orecchio portando ad otiti dell’orecchio medio.

In accordo con le linee guida del Ministero della Salute i probiotici si definiscono come “microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell’ospite quando consumati, in adeguate quantità, come parte di un alimento o di un integratore”. Perché un probiotico possa “far bene” alla salute deve essere in grado di colonizzare un determinato distretto ed è per questo che i probiotici devono essere “vivi e vitali” e assunti in “quantità adeguate”. Un “probiotico”, infatti, deve contenere almeno 1 miliardo UFC per ogni dose (UFC = unità formante colonia).

Per rimanere in vita si devono garantire le condizioni che permettono ai probiotici di raggiungere l’intestino, moltiplicarsi e svolgere la loro attività benefica. Tra le diverse tecnologie e stratagemmi il più comune ed efficace è l’utilizzo della cosiddetta “catena del freddo”, che consiste nella conservazione in frigorifero del probiotico per assicurare una corretta concentrazione batterica fino alla scadenza del prodotto (esattamente come avviene nello yogurt).

Cosa sono i probiotici?

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