OTITE MEDIA E MICROBIOTA: QUALI CORRELAZIONI?

COS’È L’OTITE?

L’otite è una patologia molto comune nei bambini, che consiste in un’infiammazione dell’orecchio generata solitamente da infezioni batteriche, virali o fungine. A seconda della parte del padiglione auricolare che colpisce, può essere definita come:

Otite esterna: coinvolge l’orecchio esterno

Otite media: coinvolge l’orecchio medio, ossia la parte compresa tra la cassa timpanica e l’orecchio interno

Otite interna: definita anche labirintite, coinvolge la parte interna dell’orecchio che è anche deputata al mantenimento dell’equilibrio dell’udito.

L’otite media rappresenta tra queste la patologia più diffusa, soprattutto a livello pediatrico. Si stima infatti che circa l’80-90% dei bambini vada incontro almeno una volta a questa patologia, con un picco d’incidenza intorno ai 2 anni di età.

L’otite media è causata in primis da una presenza d’infezione batterica o virale delle alte vie respiratorie, dove questi batteri possono annidarsi nel muco nasale e, risalendo lungo le vie respiratorie, arrivare tramite la tuba di Eustachio alla cassa timpanica. Qui, la presenza nel muco di batteri patogeni può portare ad infiammazione e dolore, che può sfociare addirittura nella perforazione del timpano.

OTITE MEDIA E MICROBIOTA: QUALI CORRELAZIONI?

L’otite media è spesso associata ad altre infezioni delle vie aeree superiori. Infatti, i sintomi più comuni, oltre che al dolore pulsante dell’orecchio, sono la concomitanza di congestione nasale, tosse e mal di gola. Questo relaziona bene quindi l’otite al microbiota orale e delle alte vie respiratorie. Se il microbiota orale risulta disbiotico (cioè si sono insediati batteri patogeni) si potrà avere una maggiore possibilità d’incorrere in questa patologia.

Diversi studi hanno infatti analizzato i batteri presenti nell’orecchio medio e si è scoperto che molti sono comuni a quelli ritrovati nel microbiota orale in altre patologie. Infatti, si è ritrovata soprattutto la presenza di Streptococcus pyogenes (Streptococco beta-emolitico di gruppo A), Staphylococcus aureus ed Haemophilus influenzae.

COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI DELL’OTITE MEDIA?

Solitamente, l’otite media viene diagnosticata tramite una valutazione clinica basata sui sintomi, come dolore pulsante dell’orecchio, febbre, rigonfiamento della membrana timpanica. Tutte le sintomatologie devono comunque essere valutate da un medico specialista, che inizialmente effettua di solito un esame otoscopico, che può essere seguito da analisi più approfondite a seconda dei casi.

TERAPIA E PREVENZIONE

La terapia sarà volta a ridurre il dolore e l’infiammazione (tramite analgesici e antinfiammatori), con attività mirate ad eliminare i microrganismi responsabili dell’infezione.

Le infezioni batteriche del cavo orale o dell’orecchio rappresentano il 12% di tutte le prescrizioni di antibiotici in Italia, di cui l’80% è somministrato proprio in età pediatrica. L’appropriatezza della terapia antibiotica nel bambino con otite media e l’aumento della correttezza della prescrizione antibiotica va incentivata. Per questo lavorare in termini di prevenzione è sempre più importante.

Si può intervenire riducendo i fattori di rischio (come fumo passivo, inquinamento ambientale, uso del succhiotto, obesità, limitazione della frequenza della comunità infantile), promuovendo l’allattamento al seno e le misure igieniche di prevenzione (come i lavaggi nasali) e la vaccinazione anti-pneumococcica e antinfluenzale.

Ma anche terapie complementari come l’uso di probiotici specifici, può aiutare a mantenere in equilibrio o eubiosi il microbiota orale che influenza a sua volta quello nasale. Avere un microbiota orale colonizzato da “batteri buoni” riduce la possibilità di proliferazione di quelli “cattivi” semplicemente lasciando loro poco spazio per attecchire.

Affidati al medico o al pediatra che sapranno consigliarti al meglio.